Come già sa chi ci segue, la legge sull’usura bancaria, emanata ad aprile 1996 con il numero 108, afferma che:
Per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito. Le pene per i fatti di cui al primo e secondo comma sono aumentate da un terzo alla metà…
Chiaro che un direttore di banca conosce perfettamente la legge di cui sopra ma conosce anche i rischi ai quali va incontro nel caso di tasso usurario, ossia una pena dai 6 ai 9 anni di carcere, come qualsiasi criminale.
Ora, nonostante ciò, notizie di direttori di banca in carcere per ususra non se ne sono sentite… fino ad ora. Ma abbiamo invece l’onore di riportare questa bella notizia; se il signor Abete andasse in carcere, cosa che caldeggiamo ed auspichiamo, significa che si apre una breccia giuridica attraverso la quale altri funzionari di banca potranno essere condannati per il medesimo reato. Si riempirebbero le carceri.
A seguire l’esplicativo articolo. Buona lettura
Tratto da www.ilfattoquotidiano.it
Usura, il presidente di Bnl Luigi Abete rinviato a giudizio dal tribunale di Cagliari

A luglio scorso, nel nord Sardegna, per il numero uno di Bnl, la procura di Tempio Pausania aveva invece stato chiesto il rinvio a giudizio per aver applicato tassi d’interesse fuori soglia. Gli sforamenti, secondo l’avvocato della donna che aveva denunciato l’istituto di credito, oscillavano “tra il 40 e il 60%”, su un conto corrente aperto in una filiale sarda tra il 2009 il 2012.