Trova il trucco

Tratto da “La Repubblica”

20 NOVEMBRE 2016

Migranti, ospitalità solo in un comune su tre, ma il nuovo piano è ancora fermo


18 NOVEMBRE 2016

Naufragio nel Canale di Sicilia, parla il superstite: “Costretti a consegnare i giubbotti di salvataggio”

 


18 NOVEMBRE 2016

I migranti fai da te sbarcano sulle coste della Sardegna

 

 


17 NOVEMBRE 2016

Migranti, Ue stoppa la linea dura di Ungheria e Slovacchia

 


17 NOVEMBRE 2016

Migranti, ennesimo naufragio nel Canale di Sicilia: 7 morti e 96 dispersi

 


15 NOVEMBRE 2016

Migranti, barcone al largo della Libia affonda: si temono molti dispersi

 

…e l’elenco potrebbe continuare con “migranti sotto la pioggia”, “ritrovato papà di due piccoli migranti”, “migranti espulsi vagano senza meta non hanno i soldi per ripartire”…

Ogni giorno, come una pillola da ingoiare, un cenno sull’immane ed infinita tragedia.

Ogni giorno, sui quotidiani come Repubblica, vi sono in media due articoli che trattano il tema dei migranti, dipinti come uno stuolo di inermi e disperati che cercano rifugio, comprensione, un pasto caldo…

Tutte brave persone; anzi, sono le nostre forze dell’ordine che usano violenza, li torturano, come denunciato da Amnesty international.

Qualcun altro però rivela una diversa versione ed è il sindacato di polizia che parla in un articolo apparso su “Il Giornale” QUI

Curioso però che ogni giorno venga pubblicato un articolo, una menzione, un commento sui migranti. Ma si sa, più ripeti una frase più ti rimane in testa, come il tormentone dell’estate.

È una tecnica psicologica per ottenere l’accettazione di un concetto: i migranti che vi portiamo li DOVETE accettare ma non ve li imporremo perché faremo in modo che sarete voi a chiederceli. Per approfondimenti QUI

Ma ci ricordiamo come è iniziato? Alzi la mano a chi ricorda il nome di Aylan?

Dai, vi mostriamo la foto…

aylan È il piccolo bambino kurdo la cui famiglia ha tentato di scappare dal suo Paese. Il bimbo muore annegato e il suo corpo si spiaggia sulle coste turche. Ci prendono per i fondelli (e scusate il francesismo) anche con i corpi di bimbi di tre anni!

Per approfondimenti vedi QUI

E adesso cerchiamo di vedere le cose sotto un altro punto di vista così, quando vedremo ancora un articolo sui giornali, ci ricorderemo che magari è solo un giochetto fatto apposta per un fine tutt’altro che umanitario. La sfida per scoprire quale sia l’obbiettivo del gioco è aperta!

Pubblicato da Andrea Pilati

Ricercatore indipendente, si è specializzato in economia e gestione monetaria sulla base degli studi di Giacinto Auriti, sulle pubblicazioni di Paolo Maleddu, di Marco Saba, di Antonino Galloni… e di tutti gli altri esseri umani che a loro modo fanno sì che avvenga un rapido cambio di paradigma per una maggiore consapevolezza.

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