“Pioggia di soldi alle banche europee: la Bce stanzia 233,5 miliardi. Le italiane fanno il pieno”: titolo su 24 Ore del 23 marzo.
Testo: “Le banche dell’eurozona hanno chiesto alla Banca centrale europea liquidità per 233,5 miliardi di euro, nella quarta e ultima operazione cosiddetta Tltro-2, che punta a incentivare le banche a impiegare i fondi nell’economia reale. Più di un quarto della liquidità assegnata è andata alle principali banche italiane, che hanno incamerato 62,8 miliardi.

Le richieste soddisfatte dalla Bce sono venute da 474 banche e sono andate al di là della maggior parte delle attese dei mercati. Le banche hanno approfittato dell’ultima occasione per ottenere dalla banca centrale fondi a 4 anni a tasso zero, che può diventare addirittura negativo se il volume del credito concesso a imprese e famiglie supererà certi parametri. In tal caso, la Bce potrebbe corrispondere alle banche fino a 40 punti base”.
Vaghezza della neolingua tecnica. In quali casi la BCE potrà corrispondere alle banche fino a 40 punti base? E cosa sono i punti base?
Anzitutto i punti base: Mario Draghi darà alle banche un prestito a tasso negativo dello 0,4%. Il che significa: su 100 euro presi in prestito, la banca non solo non paga interessi, ma riceve 0,40 euro. Su un miliardo di euro, sono 40 milioni. Su cento miliardi,è un regalo di 4 miliardi alle banche.
Perché le banche italiane si sono affollate agli sportelli di Draghi per prendere i prestiti? Non solo le banche italiane: 474 banche europee. Sono loro che hanno “chiesto” quei 235 miliardi, “il doppio rispetto alle attese”, dice ancora 24 Ore (ma in un altro articolo).
Vediamo di capire. Prendiamo una banca immaginaria, la CFA, Credito Facile per gli Amiconi. Siete piena di “prestiti non performanti”, ossia crediti che avete fatto ad amiconi ed anche a non amiconi, e che questi non restituiscono; anzi, che hanno cessato di “servire”, pagando almeno la quota d’interessi (sulla quota di capitale da pagare,la banca non si preoccupa: sono soldi dei depositanti e risparmiatori, mica i suoi). Prestiti andati a male, dopo 8 anni di grande depressione ininterrotta non c’è nemmeno da stupirsi.
Ebbene: voi banchiere della CFA andate a portare questi crediti andati a male allo sportello di Draghi; Draghi li annusa e dice che, tutto sommato, non puzzano poi tanto. Li prende “in pensione”, li parcheggia nelle sue scritture, e in cambio apre alla CFA un credito dello stesso ammontare. Un credito gratuito; anzi più che gratuito, come abbiamo spiegato. La CFA beneficia di un tasso negativo di 0,4%. La condizione: che si impegni a prestare a famiglie e imprese (esclusi i prestiti immobiliari, per i mutui-casa), ossia alla produzione e al consumo. E’ quella che nella neolingua si chiama “politica non convenzionale”.

“Le italiane, da sole, si sono portate a casa oltre 60 miliardi (più della metà a Intesa e UniCredit), che praticamente equivalgono a quasi un miliardo di potenziali interessi incassati sui quattro anni (lo 0,4% di 60 miliardi è 240 milioni, per quattro anni = 960). Ma la provvista è stata fatta anche in vista di un prevedibile progressivo rialzo dei tassi. Che cambierà la vita a tutti, scrive 24 Ore in un altro articolo ancora. Ma non crediate che le banche francesi siano state da meno. Dopotutto, BNP Paribas ha annunciato che chiuderà il 10 per cento delle agenzie e licenzierà di conseguenza. Le banche francesi dovrebbero aver chiesto sui 100 miliardi, che sono il doppio della precedente elargizione.
Alcune riflessioni si impongono. Come si vede, non esiste più alcun libero mercato. O almeno: il libero mercato, la concorrenza, esiste per voi comuni mortali; siete voi che dovete dimostrare alla banca, per avere un fido di 9 mila euro, che come imprenditore avete superato vittoriosamente la competizione straniera, e nonostante gli ostacoli burocratici della inefficienza pubblica italiana che vi strangola, state producendo profitti – con l’export, dato che il mercato interno è fermo e consuma sempre meno.
Siete voi che dovete dimostrare di avere “merito di credito”, ossia che la banca può indebitarvi senza rischi o quasi, perché lo sapete, il mercato è quello che è, e il denaro “mica è gratis”, il denaro “costa”. Invece a Unicredit, il denaro non costa niente. Anzi, per avere preso in prestito 24,4 mila milioni, la BCE gli regala lo 0,4. Ah, ma beninteso, alla condizione che presti a voi, piccolo imprenditore che ha bisogno di “investire per competere sui mercati mondiali”:
Ma no, ma no: le banche si sono riempite di liquidità “in vista di un prevedibile progressivo rialzo dei tassi. Che cambierà la vita a tutti”, come prevede (minaccioso) 24 Ore. Insomma hanno solo promesso a Draghi che presteranno all’economia reale – prometter non costa nulla.
Diciamolo chiaro: tutti quei miliardi di denaro gratis o meno che gratis, non sono per voi piccoli imprenditori e artigiani, non è per voi cittadini qualunque. E’, anzitutto, per gli amiconi di Mario Draghi, ossia le banche – che devono anzitutto estrarre i loro profitti, anche se l’economia crolla. Lo diciamo con sicurezza, perché Draghi ha già regalato 400 miliardi alle banche, senza esito sull’economia reale che è bloccata in tutta europa in una stagnazione permanente, una disoccupazione altissima dovunque tranne che in Germania, e senza risanare nessuno degli squilibri prodotti dagli interventi europei.
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Persino il codice di Hammurabi, 1792 avanti Cristo, aveva capito che per rimettere in moto un’economia incagliata bisognava annullare i debiti dei poveri e delle vedove; che questo dove ordinarlo l’imperatore con un atto d’imperio, perché gli usurai per sé non volevano continuare a recuperare i loro crediti anche a costo di rendere schiavi i debitori, le loro donne e bambini, insomma a rendere schiava l’intera umanità. Anzi ci sono indizi di annullamento del debito risalenti al 2400 a.C. ossia seicento anni prima di Hammurabi, ordinati dalla città stato sumera di Lagash. Di lì la Bibbia ebraica ha tratto l’istituto del Giubileo, ossia del condono periodico dei debiti – il che è tutto dire: persino i giudei avevano capito che i creditori non venivano rovinati dal condono – per quanto strillassero che sì, sarebbero falliti – ma ne avrebbero beneficiato dalla rimessa in moto dell’economia paralizzata.

Tutto ciò è noto da millenni. Ma creditori non ne prendono atto. E quando hanno il potere assoluto, come oggi, e non hanno sopra di sé un imperatore che azzeri i debiti per imperio, fanno quello che fa Draghi: creano denaro dal nulla e se lo regalano fra loro. Per far durare la finzione che i debitori non siano falliti, che il problema di insolvenza generale da loro creato sia, invece, un problema di mancanza momentanea di liquidità, e che presto si tornerà alla “normalità”; ad aumentare i tassi primari sul quel denaro che non costa alcuna fatica a loro perché Draghi lo crea dal nulla…Ma per voi no. Voi dovete credere che il denaro “costa”, che non potete averlo se non “lavorando” e “competendo” coi mercati mondiali. Se no chiedereste anche voi denaro gratis, e sarebbe l’inflazione.
Ed ha ragione, in fondo. Perché chi chiede denaro gratis come lo hanno le banche, chiede “denaro falso per tutti” e non la fine del denaro falso che lo ha mandato in rovina.