Sempre da un quotidiano mainstream, in prima pagina appare la risposta da parte di coloro che governano in Italia e della loro agenda a prescindere che nel referendum vinca il sì oppure il no. Per raggiungere un obiettivo si deve sempre valutare un piano B perché non possono permettersi di perdere ma nemmeno di evitare alla massa di esercitare un loro diritto; “Così li accontentiamo dandogli l’illusione di poter scegliere”.
Ci pare esplicito: “L’agenda italiana NON PUO’ cambiare”
E per alleggerire un po il clima postiamo qui le opinioni di coscienzeinrete.net il blog di Fausto ed Enrico Carotenuto:
mi è poco chiaro…
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Salve Lorenzo
Per chiarire occorre comprendere la genesi del referendum e quello che la modifica alla Costituzione implica dal punto di vista della finanza internazionale. I pretesti del governo sul referendum non sono altro che un cavallo di Troia per ottenere ben altro da parte di ben altri. Basta ricordarsi del decreto IMU-Bankitalia; il pretesto dell’abolizione dell’IMU per far passare il versamento di 7,5 miliardi di euro come aumento di capitale della Banca d’Italia che dal 1981 è in mano alle banche private.
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[…] riguardo del piano “B”, che abbiamo menzionato in questo articolo, a quanto pare non siamo gli unici a pensarla così; vi lasciamo al resoconto di Diego […]
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[…] prima questo articolo a riguardo di Ignazio Visco, poi questo, poi guardatevi questo intervento di Claudio Messora. […]
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