A cura di Andrea Pilati
Varie manifestazioni si sono svolte in Italia a favore della battaglia intrapresa dalla scioperante scolastica svedese. E i rotocalchi ne vanno fieri del giovane popolo italiano per la grande partecipazione dimostrata. Un grado di sensibilità non comune, un risveglio di coscienze in erba, e male fanno i mal pensanti a credere che questi sensibili ed informati studenti abbiano approfittato dello sciopero per bucare le ore di scuola. Loro lo hanno fatto a malincuore ed erano certamente pure indecisi se marinare o partecipare, tanto ci tengono al loro futuro. Ma, d’altronde, lo stesso ministro dell’istruzione Fioramonti incita allo sciopero; complice la sua sensibilità per il clima, cosa che gli fa onore.
E i quotidiani lo supportano…

Ma qui non vogliamo fare proseliti pro o contro i commercianti del clima ma passare un’altra considerazione che va al di là della diatriba climatica. Greta è sofferente della sindrome di Asperger, una patologia che ricade nello spettro autistico. Ma l’autismo non ricorre per caso, e con una certa insistenza oserei dire, durante lo scontro mediatico pro o contro i vaccini?
Non è una novità che i casi di autismo in America stiano aumentando in maniera esponenziale, come riferito qui:

E cosa dice, o fanno dire a Greta, circa la sua patologia? Beh, è un superpotere, chiaramente.

Ma allora mi viene in mente un libro che alcuni amici mi hanno indicato e di cui abbiamo accennato anche qui e mi viene pure un sospetto, perché io penso spesso male e questo non va bene perché, se vado avanti così, divento un peccatore incallito.

La dice lunga il titolo di questo volume: è chiaramente la prossima finestra aperta in casa Overton per indurre a pensare che l’autismo tanto male poi non sia, anzi, è auspicabile che si espanda. E allora il fatto che i vaccini lo provochino non sarà poi così tanto male e di certo non potrà essere visto come un effetto collaterale devastante ma come una manna dal cielo.
Ma mi si permetta un ragionamento: ma chi vorrebbe una futura umanità di persone autistiche dove la minoranza, che non soffrirà questa patologia, si trasformerà in malata mentale per cambio di paradigma e parametri di confronto? Sarà per caso il macabro obiettivo di chi vuole in ogni modo dominare indisturbato, governando persone non più in grado di intendere e di volere, tristi e spente, mantenendo in minoranza coloro ancora in grado di decidere del proprio libero arbitro?
Se così fosse, allora, i giovani mattoni dell’umanità sono in grave pericolo!