Quando si è in pace con sé stessi, si è in pace col proprio principale nemico.
Giovanni Soriano
Immagine in intestazione: www.shutterbug.com/content/denver-airport-dawn
Come già più volte accennato Loro si prendono tutto il tempo che necessita per svolgere bene il compito che compete Loro.
Vi è un caso evidente ne quale hanno esplicitamente manifestato il tempismo dei Loro progetti, i termini entro i quali devono essere realizzati.
È il caso dell’aeroporto di Denver, coacervo di messaggi ad ogni angolo che stimolano congetture tutt’altro che fantasiose.
Il primo, il più inquietante, è il messaggio posto in bella vista all’ingresso (Loro operano sempre mettendoci davanti agli occhi ciò che fanno perché sanno che l’evidente è invisibile agli occhi) e impresso sulla pietra.
Al di là del palese simbolo massonico, che potrebbe dire “bene” oppure “male”, è il tempo, la data di scadenza del messaggio posto sotto la pietra; 100 anni. Qui siamo al confine tra il burlesco e il serioso ma una domanda dissolve ogni dubbio: perché mai spendere cifre astronomiche per una struttura del genere e mettere poi indizi di questo tipo sparsi in tutta la struttura solo per il piacere di una burla?
Come sempre, dal passato possiamo cogliere il senso delle cose del presente e gli obbiettivi del futuro.
Consiglio di non arrovellarsi troppo il cervello e rivolgere l’attenzione alle sensazioni che si provano, tenendo conto che Loro prediligono le emozioni di bassa energia, specialmente quelle di “paura” e “smarrimento”. Con questo atteggiamento chiedo ora al lettore cosa prova nel vedere gli affreschi che seguono, e che sono stati posizionati in una linea temporale sui muri della struttura.






Ma la cosa che inquieta oltremodo è la statua che è posta in bella vista all’esterno della struttura, alla quale è stato dato il nome di “Blucifer”, e a ragione. Inquietante anche il fatto che l’autore ha perso la vita durante la sua costruzione, colpito dal cedimento della testa del cavallo. Macabro, vero?

E che dire della scultura che incombe sull’area di ritiro bagagli. Viene voglia di lasciarli lì, vero?
E, per finire, quale immagine viene alla mente guardando dall’alto la disposizione delle piste di atterraggio? Non vi spoilero alcun ché… So che sarà difficile ma con un po’ di immaginazione… (mica poi tanta).

Mi auguro che questo articolo non abbia turbato gli animi del lettore ma sia stato recepito come una informazione in più per capire quanto Loro non abbiano più alcuna remora nel palesarsi. E questo dovrebbe farci comprendere a quale basso livello di consapevolezza è arrivato il genere umano. Quello che un tempo era appannaggio delle potenti élite oscure, che mantenevano segreti i Loro progetti, ora, con il certosino lavoro di ottundimento delle coscienze, non è più necessario il segreto dei Loro intenti. sono ben visibili a chi ha occhi (interni) aperti per vedere, e prendere le più intelligenti decisioni per la propria evoluzione.

