Quando mettevo all’erta sulle criptovalute…


Immagine in intestazione: https://donpi.it/lavidita-del-denaro-e-la-radice-di-tutti-i-mali/

…scrivevo un pezzo esteso e articolato intitolato Avviso a tutti quelli che simpatizzano per la blockchain dove si parla dell’interesse del più grande fondo di investimento del mondo verso le criptovalute.

Poi mi viene tra le mani un commento interessante, mandatomi da un utente di Telegram, e che riporto come prologo. Si parla di Aladdin ma non della fiaba:

Bene, per capire meglio il soggetto aggiungiamo ora un altro pezzetto a questo puzzle che sembra non avere senso:

A quanto asserisce Marcello Pamio io aggiungo anche un “interessante oltre che passibile di forte attenzione.”

Sì, perché come spiegato nell’articolo richiamato all’inizio (Avviso a tutti quelli che simpatizzano per la blockchain) quando uno di questi mostri finanziari senza scrupoli si interessa a qualcosa, è per arrivare a controllarla e prenderne le redini, Ricordo che alla rivolta canadese dei “Convoy for freedom” durante la pseudo pandemia, i partecipanti si sono visti congelati i conti sui quali ricevevano donazioni per la protesta. Conti basati, guarda caso, sulla blockchain…

La mia proposta è quella di rimanere molto distaccati dai supporti digitali proprio perché sono disumanizzanti (ce lo hanno fatto provare con le famigerate DAD e ora con l’agenda digitale, dove l’ITWallet ne è solo una piccola parte del tutto), fragili e senza energia poiché immateriali.

Anche perché potrebbe capitare una cosa del genere:

E se succedesse una cosa di questo tipo, noi anime emotivamente fragili, saremmo in grado di rimanere in piedi e non farci coinvolgere dalla disperazione? E della bassa energia della disperazione Loro se ne nutrono… Pensiamoci e cerchiamo di non fare passi falsi. Il periodo è delicato ma pochi ancora se ne sono resi conto.


Pubblicato da Andrea Pilati

Ricercatore indipendente, si è specializzato in economia e gestione monetaria sulla base degli studi di Giacinto Auriti, sulle pubblicazioni di Paolo Maleddu, di Marco Saba, di Antonino Galloni… e di tutti gli altri esseri umani che a loro modo fanno sì che avvenga un rapido cambio di paradigma per una maggiore consapevolezza.

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