“Energia e assoluta determinazione: queste due facoltà spazzeranno le barriere più potenti e supereranno gli ostacoli più grandi. E tuttavia devono essere usate insieme.”
William Walker Atkinson, (La straordinaria forza di attrazione dei nostri pensieri, 190)
(Immagine in intestazione: https://equilibriumthermodynamics.weebly.com/gibbs-free-energy.html)
Dopo un po’ di tempo vogliamo ritornare sull’argomento “Energia” perché credo sia il momento propizio per interessarsi del tema. Da cosa ci vorrebbero fare distrarre Loro, se non da qualsiasi cosa ci possa emancipare dalle Loro dipendenze?
(Fonte: https://visionetv.it/energia-gratis-dallacqua-rivoluzione-mondiale-targata-napoli/)
Energia gratis, dall’acqua: rivoluzione mondiale targata Napoli.
Tre metri cubi di quelle cellette erogano la stessa energia elettrica di una distesa di pannelli fotovoltaici vasta quanto un campo da tennis. Però non hanno neppure bisogno del sole: lavorano al buio, a temperatura ambiente. E che cosa usano? L’acqua. Prego? Sì, conferma il loro inventore, Roberto Germano. Allievo di fisici geniali come Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata, tra i protagonisti mondiali della meccanica quantistica contemporanea. Lei, la francescana Sorella Acqua: può aiutarci a far funzionare tutto, a costi ridicoli.
PURA FISICA QUANTISTICA – Alla guida della sua start-up di Napoli, la Promete (nomen, omen), il novello Prometeo ha scoperto di non avere nemmeno più bisogno del fuoco sottratto agli dèi: gli basta la semplicissima acqua dolce, per costruire una pila praticamente inesauribile. La scoperta nasce da un esperimento, costruito con due recipienti comunicanti. In ciascuno è inserito un elettrodo, in origine composto di platino. Collocando un “resistore” (un’alterazione) attorno a una delle due vaschette, si genera un trasloco spontaneo e permanente di elettroni verso la vasca gemella: corrente elettrica, per l’appunto.
IL MIRACOLO DELL’ACQUA – Il progetto – Oxhydroelectic Cell o Pila IR – è in fase di avanzato sviluppo: «Ci servono partner finanziari: con un milione di euro, al massimo, possiamo arrivare all’ingegnerizzazione e all’immissione sul mercato del prodotto, che intanto abbiamo brevettato». Nel frattempo, addio costosi elettrodi al platino: funziona ugualmente lo stesso grafene e persino il comunissimo acciaio. La portata della pila ossidroelettrica sembra essere potenzialmente epocale. Tradotto: energia domestica e illimitata, per tutti, a costi bassissimi e senza alcun impatto ambientale.
ELETTRICITÀ GRATIS PER TUTTI – Primo passo: la creazione di batterie per dispositivi elettronici portatili. Poi, una volta miniaturizzate le celle, si può osare l’inimmaginabile. «Banalmente: una parete divisoria, realizzata con quelle cellette, può alimentare un’intera abitazione o un ufficio». In teoria, domani, qualsiasi edificio: magari anche una fabbrica. E gli stessi mezzi di trasporto. Utopia? Tutt’altro. Innovazioni di questo genere – così rivoluzionarie – devono tutto alla fisica quantistica, che ha cambiato il nostro paradigma: permettendoci di scoprire il vero “funzionamento” della materia, letteralmente invisibile.
LE GUERRE PER L’ENERGIA – Energia democratica e liberamente diffusa sul territorio: senza più bisogno di un gestore unico, centralizzato, né di tecnologie costose e di faraoniche reti di distribuzione. E tra parentesi, addio bollette. Troppo bello, per essere vero? La soluzione, come sempre, è politica: avremo mai il coraggio di arrivare a tanto, una volta perfezionato lo standard tecnologico? Basta uno sguardo attorno a noi per capire che i tempi non solo facili: l’ultimo capitolo della saga del nucleare, dopo l’incidente di Fukushima, è la decisione del Niger di negare a Parigi l’esportazione dell’uranio, decisivo per le centrali atomiche francesi. E uno dei maggiori moventi della guerra Nato contro Mosca è proprio la contesa sul gas russo.
NUOVO MONDO CERCASI – L’energia – quell’energia, pur sempre figlia della vecchia fisica ed erede della prima rivoluzione industriale fondata sul carbone, per poi arrivare al petrolio – è ancora un argomento validissimo attorno a cui scatenare crisi, speculazioni finanziarie, ricatti e terremoti geopolitici. E se di colpo tutto questo venisse soppiantato, grazie al trasparente Rinascimento tecnologico dell’energia pulitissima ricavata dall’acqua? La sensazione è che, per tuffarsi nel Nuovo Mondo, occorra una sorta di salto quantico: una rivoluzione culturale planetaria. Lo conferma, per converso, l’enorme enfasi che oggi deforma la prospettiva della mobilità elettrica, venduta come panacea di alto valore ecologico.
ZERO IMPATTO AMBIENTALE – E se, partendo dai quei due semplici elettrodi inseriti nei laboratori napoletani della Città della Scienza, si arrivasse a concepire auto (elettriche, ma di nuovissima concezione) in grado un giorno di percorrere quantità illimitate di chilometri, grazie a batterie inesauribili, senza la necessità di ricariche esterne? Vero, oggi sembra un sogno: ma chissà.
In ogni caso, di tutte le possibili considerazioni attorno alla scoperta di Germano, forse la più imbarazzante riguarda proprio l’aspetto ecologico: impatto ambientale pari a zero. Nessuna complicazione: componenti comunissimi, economici, facili da reperire e non tossici. Una bazzecola, l’eventuale smaltimento.