La musica ha bisogno della cavità del flauto, le lettere della pagina bianca, la luce del vuoto della finestra, e la santità dell’assenza di sé.
(Anthony De Mello)
Foto in intestazione https://www.romait.it
Un regalo dal cielo…
Siccome non abbiamo più molte capacità di intendere l’evidenza, la clemenza del Cielo si fa strada con le sue “parole”, espressioni che ben poco spazio lasciano alla interpretazione.
Dopo avere visto demoliti i riti millenari fatti di dogmi e misteri, riti inspiegabili se non sotto il dogma della fede senza domande (è solo dal dubbio che nasce la fede; altrimenti si chiama fanatismo), dopo tre anni vissuti a vedere quanto falsa è stata tutta la narrativa legata a duemila anni di messe andate “in scena” nei teatri cattolici chiamati chiese, è ora il cielo stesso che ne dimostra la bassezza. Lo stesso cielo che qualche anno fa fulminava l’elezione di Bergoglio al soglio pontificio (dal lat. pontĭfex -fĭcis – “colui che costruisce ponti tra…” – fonte), che sabotava le campane che ne annunciavano l’elezione di colui che dichiarava al pubblico di essere “venuto dalla fine del mondo” (vedi il video)1, che accoppava la ipocrita colomba pasquale da Bergoglio liberata, inviando due suoi sicari, un corvo e un gabbiano… Ecco, quello stesso cielo si è ora nuovamente manifestato con un’altra comunicazione urgente a coloro che hanno occhi per vedere, ma anche mente aperta per porsi leciti dubbi circa il significato che tale comunicazione vuole trasmettere agli uomini (in senso lato, per non fare torto alle donne e peccare di maschilismo) di buona volontà ma soprattutto di buoni intenti.

Quello stesso cielo ha, in questi giorni, tolto lo status di santo e di saggio portatore di chiavi, a colui di nome Pietro al quale, un tempo, era stato affidato il compito di costruire la Chiesa, su quella famosa pietra, ancora oggi benedetta dai suoi accoliti in abito talare quando si inizia una costruzione edile.
Ma non di una pietra fisica parlava a Pietro colui la cui nascita (presunta) si è celebrata il 25 dicembre appena passato. Figuriamoci, uno abituato a parlare per parabole che si mette a fare l’architetto. Ad oggi, con l’ignoranza che imperversa, lo avrebbero assunto come elettrotecnico installatore di antenne, visto il livello di comprensione della parafrasi.
È comunque interessante vedere fatti come questo; quello della statua esautorata dal suo ruolo, senza più aureola né chiavi, tolte dalla potente delicatezza di un fulmine che ne ha lasciato intatto tutto il resto al contorno. Più chiaro di così… O no?
- Siamo a marzo 2013. Ricordiamo che il calendario Maya stimava la “fine del mondo” al 21/12/2012 (e così è stato, ma non parlavano del pianeta). Non dimentichiamo che Bergoglio è un Gesuita, una tra le più potenti congregazioni (se non la più potente) nel panorama cattolico e che il capo dei gesuiti è sempre stato chiamato “il papa nero” per via della sua potenza e del fatto che nero è il colore del suo abito. Chiariamo che Bergoglio non è stato il capo della congregazione ma l’accostamento è interessante. I gesuiti sono anche coloro che hanno una fitta rete di istituti scolastici sparsi per il pianeta e quindi hanno in mano la conoscenza e la capacità di distorcerla e di occultarla, ↩︎
NOTA – interessante “coincidenza” . Riporto una parte del testo dell’articolo della fonte –
Ciò che colpisce, infatti, è che l’evento si sia verificato proprio il giorno del compleanno di Jorge Mario Bergoglio, giorno precedente alla pubblicazione della dichiarazione “Fiducia supplicans” che apre alle benedizioni per le coppie gay.
Andrea… Un dubbio irrisolto, per un credente, è la spinta a ricercare e ricevere una verità più profonda. Chiedete e vi sarà dato. È una conseguenza. Chi-È-sa. Sai che mi piace pensare che il termine Chiesa celi questo significato suggeritomi da chissà chi un mattino, al risveglio.
Chi, invece, in assenza di tale spinta, preferisce accettare supinamente domande irrisolte… non sarà un Cristiano Cattolico capace di motivare altri alla ricerca ma, diventando modello di rettitudine in base a ciò che assume comunque come giusto, potrà essere un esempio per i vacillanti. Almeno per quelli che, altrettanto, non si pongono domande. Non è fanatismo, è vivere secondo la morale più bella che c’è. Quella che ha reso grande la bellezza espressa dalle arti europee. (almeno fino ad un certo punto. Poi iniziò il percorso che porta ad oggi).
Meglio in questo caso, dunque, un sano timore di Dio, piuttosto che giungere, per mancanza di forza di volontà ed impegno, a conclusioni affrettate.
Definire ad esempio che Gesù non potrebbe essere architetto, è una leggerezza. Enorme, per chi come me, ha avuto modo di conoscerlo e che ti ha anche dato l’opportunità, gentilmente, non urlando fanaticamente, di ragionarci un po’ sopra, anche con il video dell’ebreo convertito che ha dimostrato delle “coincidenze” a dir poco straordinarie. Una delle tantissime coincidenze, basta avere voglia di approfondire, non mancano mai suggestioni da approfondire; in questo campo.
Certo la conversione di un pensiero non viene da un convincimento indotto ma può solo emergere dai propri ragionamenti. Però il rifiuto tout court a tale esercizio di crescita può essere esiziale. Così come rifiutare un segnale di invito.
La comprensione delle parabole: sono espresse in tal modo per non renderle fruibili se non ai ricercatori in Spirito e Verità. Non c’entra davvero la formazione scolastica o, peggio, l’ indottrinamento perdurante ormai da decenni.
Ora la domanda che pongo a Te ed agli eventuali commentatori è la seguente: il Cielo avrebbe dunque dimostrato che l’intera “struttura* di Pietro, voluta da qualcuno che forse è nato il 25 dicembre, e falsa? (D’altronde, Bergoglio stesso docet, non esistevano registratori ai tempi. In questo vedo un idem cogitare fra Te ed il -falso?- gesuita)
O, forse, dopo il fulmine immortalato sul cupolone prima, l’attacco alla “ipocrita?” colomba poi, ora con l’accaduto alla statua di Pietro, passando per molti altri segni a te forse sconosciuti: non si dovrebbe comprendere che piuttosto tali avvenimenti stanno comunicando che è il momento dell’Anticristo biblico? E che tale spirito malvagio è anche alimentato inconsapevolmente da quanti si ostinano a non riconoscere la Verità del Cristo? Effetto causato anche da coloro che, apparentemente, non lo ostracizzano ma che ne rendono una immagine propedeutica al sostenimento di teorie, se vogliamo, queste si, ben più complesse da sostenere come tangibili e verificabili.E che fanno il gioco di Satana, il cui obiettivo è proprio demolire l’immagine di Gesù. Ridurla a quella di un santone di poca importanza ed incerta genesi?
È un confronto, Andrea: se ci siamo incontrati dopo tanto tempo, un motivo ci sarà.
Spero solo che la mia esposizione possa reggere il confronto con chi è ben più avvezzo alla scrittura.
Cordialmente, Stefano Prior.
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Grazie per la corposa replica Stefano, che apprezzo per la chiarezza. Scrivo per stimolare il ragionamento e lo faccio ponendo a me stesso, prima, le stesse domande e leciti dubbi che esprimo, poi, in righe negli articoli. Condisco il tutto con un po’ di sarcasmo per addolcire l’argomento, se pesante da digerire, e aggiungo una spolveratina di dubbio, colto fresco, che è più nutriente per l’intelletto. Metto poi a lenta cottura il tutto, ma non troppo, a bassa, ma vigorosa, fiamma del mio animo confidando che, dando in pasto al lettore tale ricetta, possa essere fonte di crescita. La tua apprezzata replica mi dà l’impressione di avere raggiunto l’obiettivo di smuovere le nostre coscienze.
Nell’articolo non ho fatto affermazioni esplicite ma solo considerazioni prendendo però nel contesto i messaggi che arrivano da ogni accadimento, non solo dovuto all’uomo ma anche a ciò che sta sotto e sopra di lui. In questo caso dal cielo stesso… Con affetto
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