Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l’indifferenza dei buoni.
(Martin Luther King)
Copio e incollo questa considerazione “clandestinamente” prelevata dal canale Telegram di Andrea Tosatto, per poi farò le opportune riflessioni:
CONSIDERAZIONI SUL CASO GIULIA CECCHETTIN- di Andrea Tosatto

Carla Gatto, la nonna di Giulia Cecchettin, ha esordito ieri con un libro.
Un romanzo.
L’argomento, guarda caso, è la violenza sulle donne.
La storia di una ragazza che si ribella al patriarcato.
Giucas Casella le fa una pippa.

Questa cosa arriva dopo che l’associazione femminista “Non Una di Meno” ha assaltato l’associazione ProVita, dopo che la sorella di Giulia è andata in televisione a dire che serve educazione affettiva nelle scuole usando lo slogan dell’associazione “Non Una di meno”, dopo che il ministro Roccella aveva casualmente pronto un progetto di legge sull’educazione affettiva, dopo che la Cortellesi aveva casualmente pronto un film sulla violenza sulle Donne, dopo che gli psicologi avevano casualmente modificato il codice deontologico per poter entrare nelle scuole senza il consenso dei genitori, dopo che l’Istat, a giugno del 2023, aveva fatto un sondaggio per capire cosa pensano gli italiani della violenza sulle donne.
Aggiungiamoci che il fattaccio è successo, casualmente, nella settimana in cui cade la giornata contro la violenza sulle donne, che il testimone oculare, tale Musumeci, ha un cognome che in Veneto è comune quanto la marmellata di fragole sulla pizza e che la sua testimonianza contiene incoerenze e punti oscuri.
Se non avessimo ben presente il caso Solesin con Rosario Marcianò che fu condannato per aver detto ciò che lui crede sia la verità, mi verrebbe da dire che Giulia non è morta e che è tutta una volgare messa in scena.
Ma siccome ho ben presente il caso Solesin con Rosario Marcianò che fu condannato per aver detto ciò che anche io credo sia la verità, non lo dirò e mi limiterò a pensarlo.
Ci ricordiamo di questo ultimo fatto? Magari Rosario ha un tantino calcato la mano con le affermazioni; sta di fatto che è quanto meno assurdo comminare una pena di questo tipo, dove di solito per diffamazione si arriva ad una ammenda, solo per avere affermato una tesi personale. Ma siamo nel Paese dei paradossi e degli opportunismi. E non è il caso di tirare in ballo organi dI alti livelli perché gli opportunismi nell’animo umano sono a tutti i livelli. L’altruismo, quello sincero, è solo appannaggio di anime evolute e pare non sia questo il pianeta. Almeno non ora…
Ora, dopo a avere letto queste “fantasiose e pericolose congetture”, la domanda sorge spontanea: “Ma che sia tutto funzionale al raggiungimento di uno scopo?”. Affermo questo dopo avere da poco redatto un articolo che, guarda caso, ricalca proprio questo argomento. https://traterraecieloblog.wordpress.com/2023/11/29/sempre-piu-confusi-sempre-piu-divisi/
Le considerazioni di Andrea Tosatto non fanno una piega alla luce di come si muovono le cose, di come vengono organizzati gli eventi e di come le scene teatrali del palco “Pianeta Terra” continuino a susseguirsi, dirette da una regia ben precisa e immutabile. Perché è in scena “Apocalisse” (l’ho già detto?) e non si può cambiare il corso degli eventi. Nella vecchia società si stanno svolgendo le attività per portare le anime destinate al nuovo corso verso il loro, incosciente, destino: l’annichilamento1 fino a nuovo ciclo. Nulla si può e nulla si deve fare per intralciare, provare a deviare, interrompere questo ineluttabile declino perché ogni energia impiegata sarà energia persa e si rischierà anche la vita se ci porrà di traverso. Mi domando, nuovamente, dopo avere preso parte alla ennesima conferenza, cosa ancora debba accadere per comprendere ciò che sta succedendo. La scuola è stata demolita, infiltrata da loschi personaggi, anime svuotate, che hanno il compito di traghettare le anime verso i più bassi gironi. La futura, ma mica poi tanto, istruzione istituzionale prenderà devianze a livello grammaticale con storpiature lessicali (vedi l’uso di hashtag oppure di asterischi al posto delle declinazioni al maschile/femminile), utilizzerà la derisione sull’etimologia dei termini, caldeggerà la creazione di neologismi svuotati, e “femminicidio” è uno di quelli, (la parola vuota non può creare perché, priva dell’energia primordiale del significato, è altresì priva di potere magico), sosterrà l’uso di acronimi, che saranno simili a parole in codice, di inglesismi per allontanare dalle pericolose origini classiche. Gli istituti scolastici saranno fucina dei nuovi modelli sessuali a-sessuati e saranno supportati da pletore di psicologi che, al pari dei medici senz’anima, vaccinatori a suon di bonifici, condizioneranno i fragili, tutti gli studenti quindi, ad accettare e supportare la loro confusione mentale, già vacillante durante l’adolescenza, mantenendola tale.
Una massa di persone confuse è molto più manipolabile e gestibile di una massa solamente divisa in due. Meglio ancora se le singole persone vengono programmate alla delazione; non vi è più nemmeno necessità di controllo e sedazione di eventuali focolai di rivolta. Lo abbiamo già sperimentato tre anni fa e abbiamo notato quanto sia stato efficace; la Covid non è stata una malattia ma un esperimento sociale a livello mondiale.
Tralascio di commentare quale sarà il declino della “sanità” perché tale parola diverrà solo un ossimoro. Per correttezza dovrà essere chiamata “infermità” poiché lo scopo sarà quello di mantenere tale condizione. E per cortesia, cerchiamo di smettere di pensare che sia solo per lucro, non è questo il Loro scopo. Loro sono qui per altro, per fare la Loro parte nella evoluzione delle coscienze che hanno deciso di fare un salto evolutivo; a Loro spetterà la parte di fornire invece tutte le condizioni per quelle che hanno deciso di involvere e spegnersi. Questa immagine rende perfettamente l’dea di ciò che intendo.

È quindi perfettamente inutile cercare di cambiare un sistema con un proprio destino in naturale declino: cerchiamo invece di creane uno nuovo che renda obsoleto quello precedente. Ma facciamolo in fretta per favore.
NOTE: 1_ annichiliménto s. m. [der. di annichilire]. – Lo stesso che annichilamento, spec. nell’accezione più com. del verbo annichilire, cioè perdita di ogni volontà e capacità di reazione. In psicanalisi, angoscia di a., particolare forma di annichilimento che costituisce la specifica modalità psichica con cui viene sperimentato, fino dall’infanzia, l’istinto di morte. – Fonte: https://www.treccani.it/vocabolario/annichilimento/
