Se i furfanti sapessero quanto si guadagna ad essere onesti, sarebbero onesti per furfanteria.
(Molière)
L’anno scorso, noi del comitato TheFreedomFestival”, ci siamo ritrovati online per decidere se e come organizzare il prossimo evento. Ma soprattutto, e qui il nodo cruciale, come proteggere il luogo e i partecipanti, dando allo stesso tempo una connotazione di emancipazione dalle regole del gioco con le quali ci hanno sottomesso nel tempo, e soprattutto negli ultimi tre anni; per non parlare di quelli a venire.
Così ci è venuto in mente di organizzare un incontro online con almeno tre esponenti di quella branca dello studio della giurisprudenza che passa sotto il nome di “autodeterminazione”. Se questo strumento avesse funzionato ce lo potevano dire solo i diretti interessati, coloro che, studiandolo, lo mettono in pratica nella vita di tutti i giorni. O, almeno, questo era la nostra aspettativa.
Abbiamo così contattato Barbara Banco (prima OPPT, ora NoièIoSono), un rappresentante del Popolo della Madre Terra e infine Gianluca Olia, dottore commercialista, studioso dei diritti dell’uomo.
Da questi tre incontri quest’ultimo è risultato il più pragmatico e concreto; e a noi serviva proprio quello.
Da quella volta in poi però non abbiamo più avuto modo di approfondire l’argomento dato che il festival ha dovuto essere annullato per cause di forza maggiore; o forse l’Universo ha voluto metterci lo zampino proprio per tutelarci, ed evitare di fare un passo che avrebbe avuto più rischi che guadagni… Ma questa è un’altra storia e andrà raccontata un’altra volta.
Fatto sta che l’universo ci ha nuovamente guardati e ha plasmato il destino affinché a casa di amici, durante il Border Night fest, si presentasse nuovamente Gianluca Olia e da lì, gioco forza, abbiamo fatto in modo di organizzare un altro incontro, questa volta dal vivo (perché dire “in presenza”, come Loro ci hanno proposto, mi fa venire l’orticaria), sempre a Ville di Corsano. L’occasione è stata accompagnata da una pizzata ma preceduta da un suo intervento di un’oretta e mezza, fatto tra pochi intimi, una ventina di intervenuti (non sappiamo se più per la pizza che per l’argomento ;^).
Gianluca ci tiene a precisare che ciò che lui divulga non ha a che fare con l’autodeterminazione; è un semplice percorso formativo per conoscere i nostri diritti, farli valere e proteggersi da future vessazioni.
Il percorso inoltre fa luce su concetti scomodi che fanno drizzare i capelli se ci si rendesse conto della loro cruda verità. Una realtà fatta di termini ricercati messi nero su bianco nelle norme giuridiche, che ci passano sotto gli occhi ignoranti come innocue parole che hanno il potere di frecce avvelenate.
Un esempio?
Si “acquista” non si “acquisisce”, che grammaticalmente sarebbe stato più corretto. Si acquista quindi, cioè si paga… È esplicito. Con quali soldi? Se acquistate una casa ma non avete i soldi, ve li prestano e da lì sarete indebitati fino all’esaurimento del prestito. Logico no? Il resto delle congetture le lascio al lettore.
Altro indiscutibile tassello è quello inerente alla proprietà del nascituro.
La precedente affermazione circa l’acquisto determina che, come per l’indebitato, il bene sottostante, cioè acquistato, resta di proprietà di chi ci ha prestato il denaro per l’acquisto. Quindi, per sillogismo, il soggetto che ha capacità giuridica, chiamato “soggetto giuridico” rimane di proprietà dello Stato.
Ma dove l’ho già visto questo concetto?
Come abbiamo potuto constatare Loro ci hanno sempre detto la verità, hanno sempre prodotto atti legali; certo, nella Loro forma. Sta a noi quindi scoprire come slegarci dalla Loro forma perché Loro sanno fare bene le pentole ma con i coperchi ce la caviamo meglio noi.
Per contattare Gianluca Olia questo il suo indirizzo: entegianlucaolia@gmail.com
Nota: se Youtube decide che Olia non gli piace, e nemmeno il sottoscritto (forse per via del messaggio sulla maglietta), abbiamo caricato lo stesso video qui di fianco, su Rumble
TRA TERRA & CIELO 