L’amore è come il fuoco: illumina, riscalda, ma può anche distruggere.
(Emanuela Breda)
Questo è un argomento che immagino susciterà qualche rifiuto ma che ritengo sia doveroso trattare in quanto, a mio parere, è la base dalla quale partire affinché tutto abbia un senso logico. Altrimenti rischiamo di non veder ragioni nella storia passata, in ciò che è accaduto tre anni fa e in quello che accadrà da qui in poi, in modo sempre più palese.
Ho sentito l’esigenza di questo chiarimento dopo avere ascoltato da più parti parlare di “amore”, legato però alla sola parte affettiva dell’essere umano, credendo che questa sia la sua principale espressione. C’è addirittura chi si è creato un lemma apposito sull’amore e la sua vittoria, inneggiato su drappi, striscioni, magliette ma poi nei fatti si comporta con atteggiamenti di arroganza e presunzione; due aggettivi che con l’Amore nulla hanno a che fare.
Molti idealizzano l’Amore con atteggiamenti di beatitudine, con abbracci, baci e carezze; ma se dicessi invece che anche la scossa data dalla corrente elettrica fosse Amore? Se lo sfuriare di un uragano che semina devastazione dopo il suo passaggio, il terribile tremore tellurico che fa crollare edifici e mietere vittime, l’eruzione di un vulcano che incenerisce Pompei… fossero tutti atti d’Amore?
Per esempio…
Questo è Amore?


Il lettore converrà che riferirsi all’Amore mostrando le due immagini qui sopra possa sembrare paradossale, ma dobbiamo fare una premessa.
Parto dal presupposto che i nostri lettori abbiamo una mente aperta al punto da comprendere che la vita non è il tempo trascorso su questo pianeta in questa dimensione ma un continuum senza tempo sottoposto alla Legge del “ritorno”. Una volta lasciato il corpo, si dovrà decidere per un eventuale ritorno qui, oppure se proseguire verso altre esperienze in altri piani di esistenza. Tutto in relazione ai debiti accumulati durante la nostra permanenza qui e ora con i quali sarà imprescindibile ritornare per riscattarli.
La Legge dell’Amore è la Legge dell’eterno equilibrio del dare e dell’avere; ogni pecca (peccato in termine cattolico) o mancanza, dovrà essere risolta nello stesso periodo di transito sul pianeta, oppure, come accennato, in un successivo ritorno post morte.

Quindi, per legge di contrappasso, chiunque abbia recato danni ai propri simili dovrà ripagarli con la stessa moneta, mentre i meriti daranno al disincarnato un “premio leggerezza” che gli consentirà di proseguire il percorso evolutivo con minori ostacoli. Vale per tutti, anche per i vari personaggi che sono spesso sulla bocca di tutti e che si occupano di “gestire”, a Loro piacimento, il materiale umano sulla Terra (vedi “Jupiter Ascending” dei “sorelli” Wachowski).
Detto ciò proviamo a pensare in quale forma si incarneranno tutti coloro che, una volta trapassati, sui bambini hanno fatto abuso, sia sotto forma di violenta fisica che sessuale. Dolore guarisce dolore, e va di pari passo alla intensità provocata, per bilanciarne il peso energetico. Visto che il ragionamento fila liscio, va da sé che anche tutto ciò che di tragico sta accadendo, stupri, torture, omicidi, oppressioni, è in perfetta armonia con la Legge dell’Universo; nulla vi è di sbagliato. Siamo noi che ci facciamo condizionare dai corpi dilaniati, torturati, violentati… I corpi nei quali siamo residenti sono solo contenitori di energia; e l’energia, il nostro Sé, è più importante dei corpi.
Certo, sapere di bambini che vengono utilizzati per rituali magici neri non è certamente una bella notizia ma, lo si voglia o no, è una forma di giustizia. Sento spesso persone inveire contro i Soros, o i Gates, o i Bourla di turno ma, al momento in cui lasceranno il corpo saranno certamente costretti a tornare per rimediare. E passeranno nuovamente dalla condizione di bambini. E se quei bambini nuovi nati, posti sotto le grinfie del loro aguzzino, fossero proprio uno di Loro? In che corpo, in che condizione si saranno re-incarnati i vari David Rockefeller, Zbigniew Brzeziński, John McCain, la ex regina Elisabetta…?
Ecco che ora ha più senso la domanda, antecedente le due foto poste più sopra. E per come la vedo io la risposta è un terribile “Sì” che pone tutti noi di fronte a importanti responsabilità. Anche alla luce di quanto affermato da Gaspare De Lama, uno dei contattati del “Caso amicizia” che parla dell’Amore in termini talmente semplici ma al contempo così profondi da rimanere imbarazzati per la loro potenza.
Oppure l’Abate Vissarione Kalogeridis, intervistato a Rimini, da Red Ronnie:
Dopo questi due interventi non c’è altro da aggiungere.
Ora spetta a noi mettere in pratica questi “consigli” che sappiamo benissimo esserci risonanti.