Le false proteste francesi

Ogni volta che vi trovate sul lato della maggioranza, è il momento di fermarsi a riflettere.
(Mark Twain)


Siamo stati da poco in Francia, in Provenza, e i telegiornali urlavano dalle tv dei bar i fatti di Marsiglia e delle altre città coinvolte nella rivolta popolare francese. La riforma delle pensioni “sembra” sia la miccia scatenante di tanto fragore, ma ciò che più mi ha colpito è la sensazione che il programma mediatico televisivo trasmetteva a chi lo guardava, agli animi degli spettatori coinvolti in quelle immagini.

I maestri dell’informazione sanno come fare per irretire gli animi degli inconsapevoli e metterli sotto il Loro giogo, ipnotizzarli per distrarli e dirigerli dove Loro vogliono.

“Il male peggiore dell’uomo è la dimenticanza” diceva saggiamente Merlino per cui cerchiamo di non dimenticare e ricordiamo come il movimento dei Gillet Jaune sia stato evaporato da un virus inventato. Tutto quel ribollire di rivolte, sedato in un attimo a colpi di tamponi e mascherine. Se tutti i rivoltosi Gillet fossero stati animati dal medesimo intento e da una fermezza irreprensibile, se ne sarebbero fatti un baffo delle restrizioni e delle frottole sui morti uccisi durante le giornate della fanta pandemia.

E invece anche loro hanno ceduto; alcuni avranno indossato il salvifico bendaggio facciale chiamato “mascherina” e altri ancora si saranno fatti inquinare il sangue da un liquido di proprietà privata.

Ricorda molto l’uscita mediatica improvvisa di un Piero Pelù di qualche anno addietro che, a “Che tempo che fa”, ha coraggiosamente domandato al conduttore Fabio Fazio (nomen omen) a fine intervista…

Quel Piero Pelù che ora ha invece cambiato sponda ed è diventato quel che è diventato. E per fare ciò non ci è voluto molto; è bastato dirgli “Non ti vaccini, ti ammali, e muori… oppure fai morire” per farlo correre al primo hub ed entrare sgomitando tra la folla per l’iniezione salvavita.

Lo stesso Piero che poco dopo si taglia la ciocca di capelli in supporto delle manifestazioni per la libertà delle donne iraniane.

Qualcosa è cambiato, non v’è dubbio… È bastata un po’ di paura et voilà, eccovi la giravolta alla Di Maio.

Stessa cosa in molti contesti, lo abbiamo già ribadito. Sotto i colpi della quarta guerra mondiale, a suon di pallottole di PAURA, i centri emozionali di molti iconici personaggi hanno ceduto, forse per mancanza di centratura e di forza d’animo, mandando fuori equilibrio l’intelletto al punto da far loro prendere decisioni diametralmente opposte a quanto divulgato fino a poco prima.

E allora, queste rivolte francesi, come le dovremmo vedere?

Proviamo ad applicare un ragionamento allargato, al di fuori di ciò che vediamo nelle strade francesi e chiediamoci:

Da chi sono nati questi movimenti? Chi li organizza? Qual’è il fine reale? Perché un Macron si permette di andare tranquillamente ad una festa con Elton John mentre la Francia brucia e i suoi gendarmi vengono feriti a decine e un ragazzino ucciso? Per fare un parallelismo ricordiamo che Putin è stato spostato in Bielorussia durante l’avanzata della Wagner verso Mosca.

Com’è possibile che, con la tecnologia che Loro ci hanno mostrato di possedere, non si possa sapere in anticipo dove e quando una rivolta verrà organizzata?

Possibile che il popolo francese (siamo sicuri sia la volontà del popolo francese?) si ribelli in questa maniera così violenta solo per le pensioni e non per la truffa della follia sanitaria mondiale con la quale hanno ucciso volontariamente, a suon di cure volutamente fallaci, centinaia di migliaia di loro cittadini?

Perché mai un’auto della gendarmerie viene lasciata libera di essere saccheggiata delle armi al suo interno? Era un auto carica di armi… a quanto pare (mi riservo di verificare ulteriormente ma non mi stupirei fosse reale N.d.a.).

Suvvia, troppi indizi fanno comprendere come tutto ciò sia mosso da una volontà tutt’altro che in opposizione al Loro governo ma che sia da Loro stessi programmata. Un atto di fervore negli animi umani che vedono in ciò un riscatto per poi riportare tutto alla tranquillità, per ottenere un “Effetto yo-yo” o alla confusione più totale, dove non ci si possa più fidare di chicchessia. Nella confusione delle masse si governa meglio e le si dirige con facilità dove le si intende portare. E non lo dice solo lo scrivente; proprio ora ho letto questo: https://www.maurizioblondet.it/quei-black-bloc-che-vanno-in-francia/

Ora chiedo a tutti quelli che supportano e caldeggiano un tale movimento di pancia:

È questo ciò che volete ottenere?


Pubblicato da Andrea Pilati

Ricercatore indipendente, si è specializzato in economia e gestione monetaria sulla base degli studi di Giacinto Auriti, sulle pubblicazioni di Paolo Maleddu, di Marco Saba, di Antonino Galloni… e di tutti gli altri esseri umani che a loro modo fanno sì che avvenga un rapido cambio di paradigma per una maggiore consapevolezza.

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