Smettete di protestare, c’è un’apocalisse in corso!

Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti.
(William Shakespeare)
A volte è solo uscendo di scena che si può capire quale ruolo si è svolto.
(Stanislaw Jerzy Lec)


Il tema, mi rendo conto, non è per me semplice da chiarire; ma darò il meglio per esporre l’argomento nel modo più chiaro possibile.

In un mondo ideale, non inquinato da menti distorte, il nostro sistema immunitario funzionerebbe a dovere se lo si lasciasse fare, senza interporre azioni che ne cambino gli equilibri, rallentando così il processo di guarigione. Così funziona l’approccio della N.M.G. (Nuova medicina germanica) sviluppata dal Dott. Geerd Hamer e non posso che condividere, anche con alcuni aggiustamenti; ma non è questo lo spazio per dilungarmi sull’argomento.

Mettiamo che poi, tutti gli eventi da questi tre ultimi anni a questa parte, facciano parte di una storia già scritta, di un copione già redatto, con gli attori giusti nel posto giusto e al momento giusto; cosa succederebbe se, durante lo spettacolo più cruento, alcuni del pubblico si mettessero a protestare, cercando di salire sul palco per cambiare il dipanarsi della storia?

Ora, prendendo i due paragrafi precedenti, che pare nulla c’entrino l’un l’altro, proviamo a pensare a cosa accade al sistema immunitario a partire dal momento in cui assumiamo farmaci allopatici, di quelli prodotti e venduti dai soliti noti? Sarebbe come se un agente esterno pretendesse di “aiutare”, o spesso sostituirsi, al prezioso sistema immunitario, ed è analogo alla incursione sul palco dei dissidenti dello spettacolo teatrale.

Ora, fatta questa premessa doverosa, parlerò più chiaramente. Visto che l’umanità è malata è proprio necessario doverla guarire? Andare in piazza, formare partiti, recalamare diritti con referendum, sono proprio i modi giusti per cambiare le cose?

La risposta la dà un Saggio maestro inequivocabile e super partes che si chiama “effetto”, ossia ciò che si manifesta realmente; e mi pare che le cose non stiano proprio così.

Proprio domenica scorsa, durante un discorso tra amici nel quale si rivangavano i due/tre anni passati, è venuta fuori la “fiaccolata per la difesa della Costituzione italiana”, con tanto di rosario recitato in suo supporto, alla quale loro avevano partecipato fiduciosi. Risultato? Chi ne stava parlando, scuotendo la testa, ha poi sogghignato con una smorfia sardonica che pareva dire “Che illusi che siamo stati”. La Costituzione, si era reso conto, era stata violentata e calpestata (e lo è tutt’ora) nonostante le proteste, le azioni legali, le manifestazioni in sua difesa… Quindi?

Non c’è niente da fare, se vogliamo fare un reale salto evolutivo, dobbiamo, e lo ripeto come imperativo, DOBBIAMO, imparare il linguaggio degli eventi e quello dei Loro comunicati. Loro sono i registi della rappresentazione teatrale che si sta manifestando nel teatro del mondo odierno e sanno benissimo quello che sta capitando, sanno benissimo qual’è la Loro parte, la recitano a dovere da tempi immemorabili e sanno benissimo cosa dirci; sono coerenti con la Loro programmazione, e va dato Loro merito. A noi spetta tradurre tutto questo nel nostro linguaggio, e fare esattamente quello che ci dicono, ma all’opposto e/o adattandolo alle nostre esigenze e al percorso che DOBBIAMO fare, deciso prima di arrivare al mondo terrestre, incarnati in questo corpo.

Ci dicono che il denaro dovrà cambiare? bene, e noi ne adotteremo uno nostro, perfettamente legale, utilizzando un Loro baco di Sistema, (stiamo parlando di esseri senza cuore, che funzionano come macchine programmate, Matrix docet).

Ci stanno smantellando la sanità pubblica? Bene, e noi opereremo per un approccio di salutogenesi, diventando medici di sé stessi (vedi l’ultimo evento che abbiamo organizzato) in modo da mantenere la salute ed evitare l’intervento del medico.

Ci vogliono togliere il cibo? E noi coltiveremo in tanti piccoli appezzamenti, lasciando Loro i grandi appezzamenti, utili per nutrire, a Loro modo, il resto della popolazione ignara e che ha deciso di rimanere sopita, non reattiva, preda della loro ignavia.

Ma a vedere gli effetti, mi pare che non ci sia ancora una massa critica di individui che conoscono la direzione da prendere, le modalità di azione, e l’obbiettivo da raggiungere. Ma, come sempre, mi auguro di sbagliarmi…

Se non si è compreso, proviamo a vedere le cose sotto un altro punto di vista:

Personalmente vedo efficace mantenere un atteggiamento da spettatore dello spettacolo teatrale che si sta svolgendo sul palco. Alcuni vorrebbero mantenere lo stesso atteggiamento ma, presi da istintuale passionalità, si lasciano coinvolgere dalla rappresentazione scecnica e lottano per salire sul palco, con l’intenzione di cambiare l’ovvio finale dell’opera. Lo faresti tu, in una situazione reale?

La storia, le antiche scritture, la medesima informazione che è codificata nel nostro DNA (stiamo parlando delle stesse cose, in fondo, e che lo vogliamo o no lo sappiamo benissimo), ci insegnano che gli eventi devono svolgersi in una certa modalità e, se ci mette di traverso, si ostacola solo il processo di “guarigione” della situazione umana. Un po’ come avere il mal di denti e procrastinare l’incontro con il dentista; altro non facciamo che prolungare la condizione di sofferenza. Una estrazione dentale una volta per tutte e la situazione si risolve rapidamente…

Altrimenti ci penserà l’universo. E sarà molto peggio…


Pubblicato da Andrea Pilati

Ricercatore indipendente, si è specializzato in economia e gestione monetaria sulla base degli studi di Giacinto Auriti, sulle pubblicazioni di Paolo Maleddu, di Marco Saba, di Antonino Galloni… e di tutti gli altri esseri umani che a loro modo fanno sì che avvenga un rapido cambio di paradigma per una maggiore consapevolezza.

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