Che effetto fa pedalare con la targa?

Ti lascio la libertà di essere chi vuoi e dove vuoi.
So stringere solo così, lasciando spazio.
(Fabrizio Caramagna)


Ultim’ora! È notizia del Governo, il Loro Governo, che meglio sarebbe, per la tutela della salute (a ridajje…), targare monopattini e bici e incascare i guidatori, obbligandoli anche a fornirsi di certificato di assicurazione.

All’inizio sarà solo una cifra modesta (cosa vuoi che sia, per poche decine di euro, magari elettronici, N.d.a.), magari la procedura richiederà lo SPID o uno dei nuovi, innocui, documenti digitali… (cosa vuoi che sia, è solo un sistema come i tanti per creare una certificazione sicura, N.d.a.).

Cosa dice la cronaca?

È uno scandalo; 3120 morti l’anno e non ce lo avete mai detto! Vergogna! E poi avete parlato di “morti sulle strade”; e perché non avete prodotto i dati dei morti sui sentieri, sulle piste ciclabili, sugli skate park… saranno centinaia e centinaia in più!

Meglio arginare questi delitti; una bella assicurazione metterà finalmente la parola “fine” a questa vera e propria strage.

Ma vuoi vedere che Salvini parla di “monopattini ELETTRICI e biciclette ELETTRICHE? Pare di sì, perché la proposta è di introdurre l’obbligo di casco (ma già tutti i ciclisti che tengono alla propria incolumità lo indossano da anni senza che lo debba dire un ministro, N.d.a.), l’assicurazione e anche LE FRECCE. Le frecce? E come le alimento le frecce? Con le batterie… Quindi, velatamente, il ministro intende vessare i ciclisti dell’ultima generazione, quelli che pedalano in sella, superando pendenze del 15%. Quelli che hanno speso almeno 2/3000 euro per una bicicletta elettrica entry level, e lo hanno fatto perché c’è crisi (crisi?).

Interessante come le reali intenzioni, travestite da buone intenzioni, trapelino palesi. Prima ti agevolo, poi ti elettrifico, poi ti vesso, poi ti ricatto… altrimenti… via il giocattolo. E tu piangi, ti lamenti, ma, soprattutto SOFFRI; e questo a Loro piace. Non li sentite confabulare? “Ma lo facciamo per il tuo bene, perché tu vuoi che sa così. Tu ti vuoi dimenticare del tuo ruolo qui, del senso della tua vita. E noi ti diamo la distrazione. Ma la distrazione ha un prezzo e il prezzo sono le nostre regole, quelle che prevedono di pagare uno scotto per ottenere il sedativo dell’anima. Cos’abbiamo fatto dire a uno dei nostri affiliati, un presidente americano, dopo il crollo delle torri gemelle, rivolgendosi alla popolazione a reti unificate?

…begins with keeping our economy growing and I encourage you all to go shopping more… (…iniziare a fare crescere la nostra economia e io incoraggio tutti voi ad andare a fare più spesa)”

La spesa come sedativo, per non pensare; pensare è un rischio, porta a porsi delle domande e le domande portano alla esigenza di risposte. (Altro riferimento qui: https://foreignpolicy.com/2013/04/17/now-i-remember-why-president-bush-urged-people-to-go-about-their-daily-lives/).

Ma, ci si chiede, cosa c’entra questo ultimo discorso con l’argomento dell’articolo? Beh, per chi non avesse compreso, e per comprendere meglio sotto quale luce guardare le cose che accadono intorno a noi, tutto ciò che ci viene proposto deve essere visto in funzione di un obbiettivo ben preciso da raggiungere ossia l’annichilimento delle coscienze. Visto così tutto ha una sua logica… Quindi, tornando all’argomento di questo pezzo, viene naturale darsi la risposta sul perché mai si siano viste così tante biciclette elettriche in giro, nonostante i prezzi, per alcuni inarrivabili. L’uomo della strada non si chiede come abbia fatto ad espandersi un tale mercato in così poco tempo. Non stiamo parlando di prodotti da 50/100 euro ma di cifre a tre zeri, cosa che, di per sé, dovrebbe scoraggiare chiunque, dato che la bicicletta elettrica non è un bene essenziale.

Ma se ragioniamo in termini di “vecchia società” allora tutto ha un senso. La vecchia società, formata da coloro che hanno volontariamente scelto di non avere volontà, VUOLE tutto questo ed accetta tutto ciò che di deviante sarà loro proposto. Pensiamo alla nuova ideologia gender, alla velocità con la quale viene propagandata senza alcun dubbio né contrasto massivo; ma soprattutto quella trans gender, capace di confondere le menti sul piano sottile della sessualità, dove tutto si crea ma anche dove tutto si può distruggere. E non sarà l’unica devianza, anche se, ormai, dopo la parte sessuale, altre devianze importanti non ve ne sono.

Quelli della vecchia società di tutto questo non si interessano, non conviene loro. Ma conviene, invece, spendere energie per cambiarli, per tirarli fuori dalla Platonica caverna? Per mio conto no… È nel loro interesse mantenere il torpore e lo difenderanno a spada tratta perché rappresenta il fondo della loro caverna, dove sono proiettate le loro ombre e quelle degli oggetti e dei servizi che desiderano avere come sedativo: auto elettriche, passaporti digitali, vaccinazioni coatte, spossessamento delle proprietà personali, fino alla stessa personalità.

E guai a svegliarli! E quindi lasciamoli dormire… Sia fatta la tua volontà è scritto. E così è per tutti… Anche per chi scrive.


Pubblicato da Andrea Pilati

Ricercatore indipendente, si è specializzato in economia e gestione monetaria sulla base degli studi di Giacinto Auriti, sulle pubblicazioni di Paolo Maleddu, di Marco Saba, di Antonino Galloni… e di tutti gli altri esseri umani che a loro modo fanno sì che avvenga un rapido cambio di paradigma per una maggiore consapevolezza.

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