Green pass: Lettera aperta ai Sindacati della Scuola

A cura della redazione

Dal mondo della scuola riceviamo e pubblichiamo la “Lettera aperta ai Sindacati” con preghiera di ampia diffusione.

Con la presente noi, docenti e personale ATA, segnaliamo la nostra completa contrarietà alla decisione di sottoscrivere il Protocollo sicurezza del 14 agosto e di non contrastare fermamente l’art. 1 comma 6 del D. L. 111/2021, in particolare per la parte concernente l’introduzione di quella mostruosità giuridica che è il Green Pass.

La lettera è stata inviata per conoscenza anche al Ministero dell’istruzione e a 100 testate giornalistiche. Sta girando per la raccolta firme.

Ne riportiamo alcuni stralci.

A noi, docenti e personale ATA, risulta inconcepibile che sindacati con la Vostra tradizione, a cui siamo iscritti da anni, non abbiano assunto una posizione di irremovibile rifiuto di una norma incostituzionale e unica in Europa.

Questo cedimento danneggia tanto i docenti che liberamente accettano di sottomettersi all’obbligo del Green Pass quanto coloro che, con decisione legittima e insindacabile, lo rifiutano. Infatti, coloro che ora si sentono a posto con il lasciapassare verde (lo stesso colore della tessera del Partito Nazionale Fascista e funzionalmente identico ad essa), fra pochi mesi non lo saranno più. E che faranno?

Per chi rifiuta il lasciapassare verde, si prospettano una “sospensione del rapporto di lavoro” (cioè del contratto?), senza stipendio né contributi (cosa che non sarebbe possibile nemmeno per un docente sottoposto a grave procedimento penale) e quella formula dispotica e feroce dell’”assenza ingiustificata” oppure, in alternativa, una tortura trisettimanale con un tampone a pagamento, dichiaratamente decisa per scoraggiare in modo subdolo l’esercizio del libero dissenso da un intervento medico.

Come nei regimi totalitari il bene del singolo si annulla nel brodo del collettivo, per la delizia di chi controlla.

Per fare chiarezza, basta leggere uno stralcio di due famose sentenze della Corte Costituzionale, la numero 307 del 1990 e la numero 258 del 1994, che rispondono alla domanda:

fino a che punto si può esigere da un cittadino il sacrificio di sé per il bene della collettività?

Questa è la risposta (l’unica possibile sulla base della Costituzione italiana): “Tale sacrificio è ammissibile solo se, e nella misura in cui, esso non implichi un correlato e serio rischio per la salute individuale. Altrimenti detto: non è possibile, né giuridicamente accettabile, obbligare chicchessia a un trattamento sanitario in nome della tutela della salute pubblica laddove vi sia il rischio, per il singolo, della perdita della propria salute o della propria vita”.

Punto.

Qui di seguito la lettera disponibile integralmente.

Se vuoi firmarla e/o farla firmare, manda una mail a questo indirizzo: rinaldi.carlo8@gmail.com

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2 pensieri riguardo “Green pass: Lettera aperta ai Sindacati della Scuola

  1. Lettera del prof. Andrea Camperio Ciani, ordinari a Padova, al rettore e ai due ministri citati. Vi prego la massima diffusione.

    Collega Rettore,

    (non uso superlativi per cio’ che segue),

    io sottoscritto prof Andrea Camperio Ciani, professore ordinario di codesta libera Universita’ degli studi di Padova, avendo appreso dal decreto rettorale dell’obbligatorieta’ della tessera green pass per svolgere lezioni , dichiaro formalmente, a lei , e per conoscenza al ministro della universita’ Messa ed al ministro della sanita’ Speranza, che avro’ l’onore e la dignita’ di rimettere davanti a lei il mio green pass, accettando la mia dimissione dall’ insegnamento […], e la radiazione della mia cattedra di insegnamento quale professore ordinario, e sospensione dell’intero stipendio. Io mi prendo la responsabilita’ di ciò ‘ che affermo, e aspetto il suo decreto di radiazione da codesta uUniversita’ di Padova.

    Sottolineo che in una universita’ libera quale credevo fosse, l’appartenenza a tessere di partito, fasciste o di green pass fossero avulse, dato lo spirito libertario e democratico che credevo ci appartenesse. Sono fiero pronipote del prof. Costanzo Zenoni, che rinuncio’ alla cattedra di Anatomia all’Universita’ di Milano per non aderire al partito fascista. Antenati patrioti, eroi,e pensatori, mi avevano illuso che l’universita’ avesse appreso principi di libertà e democrazia, vedo che così non e’ e me ne assumo le responsabilita’.

    Mi rifaccio al patto sociale di Hobbs, che piu’ di trecento anni fa, sanciva quanta liberta’ il cittadino dovesse abdicare allo stato e quanta tenersela, dichiaro che in nome della libertà,’ individuale, per tutti i no vax che non condivido, ma tollero, insieme a testimoni di Geova, ed ai timorosi, o male informati, ritengo che discriminarli sia opera liberticida ed oscurantista. Sono quindi fiero di rimetterle il mio mandato ed attendo il suo decreto di licenziamento.

    Viva la liberta’ qualunque essa sia.

    In fede,

    Prof.Andrea Camperio Ciani

    fonte: canale telegram C.Li.Va. Toscana
    Sito: http://www.clivatoscana.com

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  2. https://www.byoblu.com/2021/08/23/studentessa-risponde-alla-lettera-del-rettore-che-invita-alla-vaccinazione-gli-studenti-e-sicuro-di-assumersi-questa-responsabilita/
    “Questa è la lettera che una ex studentessa di Scienze e Tecnologie Agrarie dell’Università di Padova, recentemente laureatasi, ha scritto al Rettore dell’Università e per conoscenza ai suoi docenti. Byoblu ha avuto il permesso di pubblicarla e farla leggere così ai suoi lettori. L’inizio di nuovo anno sarà con il green pass anche per le Università. Per accedere alla vita universitaria, professori e studenti, dovranno essere in possesso del lasciapassare verde.
    Ma il fronte del No al green pass si sta allargando e sono diversi gli studenti che decidono di rispondere alle lettere inviate dai Rettori che invitano alla vaccinazione sperimentale anti covid.L”
    Di seguito la lettera del Rettore agli studenti dell’Università di Padova e la risposta di Sara Collauto

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