Non ha vinto Salvini, né perso Di Maio: hanno vinto i non votanti

A cura di Armando Raccone

IL TRIONFO DI PIRRO (e la disfatta dei non votanti).

Buongiorno a tutti

La scorsa domenica 26 Maggio di questo anno di grazia 2019, il cosiddetto “popolo italiano” (le virgolette sono d’obbligo in quanto l’essenza di un vero popolo passa dal possesso della propria sovranità, che in Italia non esiste ormai da quel dì) è stato chiamato alle urne per esprimersi in riguardo ai propri amministratori comunali, qualcuno regionale ma, soprattutto, per dare una preferenza politica per la composizione del Parlamento Europeo, sull’utilità del quale torneremo alla fine.

Nel frangente vi è stata l’apoteosi della Lega, arrivata ad una percentuale del 34,33%. Numeri che ricordano il passato exploit di tale Renzi Matteo nonché, ancor prima di lui, di tal altro Berlusconi Silvio, entrambi finiti poi come sappiamo. Il che certamente non sarà di gran buon auspicio per il sonno notturno del Salvini nazionale.

Ma quello che vorrei sviscerare stasera, a costo di tediare qualche allergico alla matematica, sono per l’appunto queste percentuali, questi dati trionfalistici o da debacle, a seconda dei punti di vista (vedasi tuffo carpiato con avvitamento a destra e caduta di pancia del M5S).

Nell’ordine infatti possiamo leggere sul sito ufficiale del Ministero dell’Interno una percentuale del 34,33% data alla Lega con 9.153.634 voti. Segue il Partito Democratico con 6.050.351 di voti a favore per una percentuale del 22,69%. Quindi il Movimento 5 Stelle con 4.552.527 voti favorevoli che li portano quindi al 17,07%.

Seguono poi tutti gli altri che volentieri vi e mi risparmio.

Risultati elezioni 2019

Ma veniamo al dunque, ai numeri concreti. E qui casca il povero asino. Sempre dal sito del Ministero dell’Interno, gli aventi diritto al voto erano 49.129.601 (quell’uno finale mi piacerebbe conoscerlo, sai che onore!). Di questi solo il 56,29% si è recato ai seggi, quindi è stato dichiarato “votante”, ovvero 27.652.924 persone. E ribadisco il “solo” nonostante i proclami a tambur battente dei media generalisti di regime. Infatti, quale rovescio della medaglia, abbiamo 21.476.677 di persone che non sono andate a votare. Ripeto meglio: 21milioni 476mila seicentosettantasette persone che NON si sono recate ai seggi. Per condire poi il tutto, collocando la classica ciliegina sulla cima della torta, sempre dalla solita fonte notiamo che fra schede bianche, nulle e contestate siamo a 989.966: quindi un’altra quasi milionata di voti buttati!

Ma si sa: gli italiani sono pigri e/o distratti. Non vanno a votare perché non ne hanno voglia oppure perché se ne dimenticano. E quando lo fanno si scordano pure di barrare un simbolo, così la scheda è bianca. Oppure sono pasticcioni, impiastri cronici, sbavano, tremano, gli casca la crema del cornetto o il ragù (a seconda dell’orario), così la tessera viene per forza di cose annullata.

Di certo il popolo dei non votanti, il più grande Partito Italiano di sempre, non è che non vota perché non crede in questa politica becera, falsa e ipocrita. Non è che non vota perché non crede (vedasi sopra) in un Parlamento Europeo vuoto e inutile, lontano dai problemi reali del popolo, asservito a Banche, multinazionali e lobby di ogni genere e tipo. Non è che non vota perché non si sente rappresentato da nessuno, o perché, viceversa, si ritiene offeso, umiliato, preso in giro, deriso, soggiogato. Non è che non vota perché questa assurda legge elettorale, che tutti dicono di voler cambiare ma che poi nessuno cambia, lo costringe, oggi più di ieri, a dover tapparsi naso, orecchi ed ogni altro orifizio immaginabile per poter votare infine il solito “meno peggio”. Non è che non vota perché pensa che la politica non possa dire ormai più nulla, in quanto asservita al potere economico-finanziario, che da solo tira le fila del mondo usando, quali primi burattini, proprio quei politici così tanto osannati dalle folle. Non è non vota perché pensa che sia tutto un teatro e che l’alternanza, ora dell’uno ora dell’altro schieramento politico, non sia altro che una farsa del “divide et impera” in perfetto stile romanico-circense.

Sicuramente sarà così: il Partito dei non votanti è un ammasso di gentaglia ignorante, pigra, distratta e pasticciona, che crede nei complotti, vive di fake e si nutre di sogni.

Poveri ignavi, da dimenticare e non menzionare. Mai.


Ricordo che i governanti è proprio sui numeri che hanno giocato sporco. E mi riferisco alle percentuali dei vaccinati. Quando si affermava che la copertura vaccinale era del 95% mancava il riferimento oggettivo; quello di quella fascia di popolazione relativa ai bambini in età scolare. Ma sembrava che il 95% fosse riferito alla intera popolazione. Classica e astuta PNL, niente più… (N.d.r.)

2 pensieri riguardo “Non ha vinto Salvini, né perso Di Maio: hanno vinto i non votanti

  1. Decisamente ironico… magari queste righe andranno a stuzzicare la parte malevola di certe persone, in modo che si senta un po “asu” nel vedersi allo specchio… almeno questa è la speranza. La sfumatura ironica del post evidenzia come il potere e la massa lobotomizzata considera e punta a far apparire coloro che non si conformano al pensiero unico dominante. Viva l’anticonformismo e il pensiero libero ed indipendente!

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