Uomo, fermati!

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Il ponte Morandi dopo il crollo avvenuto intorno alle ore 12:00

Il crollo del ponte Morandi a Genova dovrebbe esserci di aiuto per comprendere che così non possiamo più andare avanti, a correre senza chiederci dove stiamo andando, nonostante la direzione sia chiaramente e palesemente sbagliata, visto gli eventi contro i quali ci scontriamo.

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Abitazioni sotto il ponte, pura follia

Ci sono sempre vittime, sia sotto forma di corpo morti che di violenze morali e la differenza a livello spirituale è minima.

L’evento accaduto in queste ore a Genova dovrebbe essere visto come una opportunità invece che un disastro. L’opportunità di comprendere che la nostra miopia non ci giustifica e non giustifica nemmeno scelte assurde.

Paradossalmente, e spero di non essere frainteso, questo evento è accaduto per darci una mano. Noi, al nostro basso livello energetico e di conoscenza di noi, su nostra e intima espressa richiesta interna di evoluzione, abbiamo necessità di svegliarci in tempi brevi e per fare questo occorre uno shock cosciente , come negli ambiti esoterici viene definito un qualsiasi evento che ci arriva come una sberla per svegliarci. Sarebbe opportuno che questo evento non passi sulla superficie ma ci serva per andare dentro di noi a comprendere le motivazioni di quanto è successo per evitare che accadano altre tragedie simili o, peggio ancora, che ne veniamo coinvolti, direttamente o indirettamente.

Non sono bastate le avvisaglie degli anni passati per noi dalla memoria corta e dalla distanza emotiva che ci divide dall’empatia verso ogni essere umano. Per via di quella malattia chiamata egoismo, peggiore del cancro del quale si alimenta, siamo ancora in grado di esternare affermazioni quali “ah, ma mio cugino è passato di lì ieri, per fortuna…”. Per fortuna sua, tua… Mors tua vita mea, quindi. Ma un minimo di dispiacere per le vittime no, eh? Quella frase è l’ultima che avrebbe dovuto uscire, invece il commento sterile e distaccato è ormai tradizionale commento da bar.

 

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Qualche anno fa, a maggio 2013, sempre a Genova porto, è crollata la torre dei piloti per colpa di una avaria ai motori alla nave che stava per lasciare lo scalo. Per ironia della sorte la nave si chiamava “Jolly NERO”. FONTE

 

Sempre a Genova, durante le manifestazioni contro il G8 del 2001, nella scuola Diaz è stata perpetrata una strage gratuita per far comprendere che il Governo è CONTRO i suoi cittadini; tanto è vero che il processo verso questo fatto è terminato solo un questo periodo.

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Azione reazione. Se si va contro il Sistema con violenza lui reagisce con violenza

 

Non parliamo poi delle scuole fatiscenti dove crollano soffitti ed anche lì troviamo vittime. Oppure dove i genitori si devono attrezzare per portare carta igienica e fogli per fotocopie vista la palese e tradizionale carenza di questi “accessori” indispensabili.

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Fermo maggio 2018, crollo del tetto di un Istituto tecnico

Però i vaccini sono tanti e gratuiti; perché il Governo, in questo caso, e solo in questo caso, ci tiene ai suoi cittadini. Un po meno a quelli non vaccinati…

Un ponte crollato come quello di Genova dovrebbe svegliarci come uno schiaffo alla Coscienza. Quante  volte siamo passati di lì ed abbiamo convenuto che l’opera fosse un pugno in un occhio e la sua visione rendesse una impressione disturbata con tutta quella accozzaglia di cemento per nulla armonica tra palazzi e pilastri, binari e cavi tensori, tra campate ed il brulicare di persone ora sgomente e per ora sbigottite. Per ora… Perché poi il tempo passa e diluisce e noi dimentichiamo giustificando, criticando, colpevolizzando sempre altri, delegando responsabilità non nostre.

Se avessimo avuto maggiore consapevolezza ed un centro emozionale equilibrato e sensibile, mai avremmo potuto accettare di vivere sotto una siffatta obbrobriosa ed inquietante costruzione, fatta passare sopra ad un centro abitato dall’incosciente opportunismo e dall’egoistico menefreghismo di persone dedite a pensare che gli abitanti del luogo debbano essere considerati come male minore di un’opera che, con i suoi interessi economici intrinsechi, doveva passare sopra a tutto e a tutti. Un po’ come la TAV  in Val di Susa o il TAP in Puglia.

Ci sono sempre alternative in qualsiasi opera ma sono le priorità che devono essere prese in considerazione. Prima tra tutte è il rispetto degli esseri umani e per l’Essere umano che da niente e nessuno deve essere prevaricato; e su questo, il padre di famiglia o un governo, non vi sono differenze, devono entrambi dare l’esempio educando.

In questo modo non vedremo più costruire sulle pendici del Vesuvio o sulle rive di un fiume o a ridosso di una collina franosa perché sarebbero gli stessi individui a rendersi conto della stupidità e di tale scelta, dettata da un capriccio e non da una esigenza.

Ma, mettendo come sempre al centro del discorso chi dovrebbe generare questo atteggiamento, ossia l’individuo, possiamo porci la domanda: ma tu ed io siamo in grado di portare rispetto a noi stessi? Siamo in grado, analizzandoci onestamente, di ammettere le nostre mancanze che hanno portato a offendere il nostro prossimo? Cosa facciamo affinché ciò avvenga?

Questa modalità, questo approccio, è la strada corretta per ottenere la propria sovranità per poi riversarla fuori attraverso l’esempio. Ed il mondo fuori cambia al punto che le brutture si trasformano in attraenti opere d’arte, contagiando chiunque le osservi alla cultura del bello e del rispetto per la propria Anima/Coscienza. E l’Italia è la terra degli artisti, non dimentichiamocelo…

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2 pensieri riguardo “Uomo, fermati!

  1. hai dimenticato l’incidente ,sempre a Genova, della nave contro la banchina portuale…e mi chiedo anche cosa attira questa città?
    L’altro ieri dicevo a mio marito che non mi piaceva tutto il tragitto autostradale per quella città:mi faceva paura. Ma cosa in realtà mi faceva paura? Ho abitato da bambina a Genova e nel mio ricordo c’è una città pesantemente bombardata dagli “alleati”:morte e povertà e gente che doveva arrangiarsi per sopravvivere.Forse tutto questo non è stato ancora stato ripulito energeticamente?
    In quanto alle sberle…ne abbiamo prese tante soprattutto ultimamente,ma si continua a dormire sogni “beati”. Credo che “altri” troveranno la soluzione e senza neppure interpellarci. Il tempo del libero arbitrio è termiato da un anno, Ora si è in piena”Risoluzione”:chi vuol intendere intenda.

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    1. Salve Maura
      Nell’articolo l’incidente alla torre dei piloti è stato riportato. Concordo con il tuo commento e posso azzardare anche il fatto che il genovese è ritenuto persona attenta a spendere denaro, troppo attenta al punto da essere additato come avaro, come il detto popolare riporta. Non so se corrisponde a realtà ma chiunque sia avaro sarà governato da avari. Ed il fatto che la spesa per la manutenzione del ponte, per la messa in sicurezza degli alvei fluviali (ricordiamo l’alluvione che ha colpito la città nel 2011 prima e nel 2014 poi), ecc. sia stata irrisoria e inefficace la dice lunga. Per mantenere una città ad un livello di benessere bisogna che ai cittadini vengano dati i servizi affinché questo benessere possa essere garantito.
      L’Italia è Il Paese dell’Arte, non dimentichiamocelo perché questa preziosa caratteristica la portiamo da millenni nel nostro DNA.

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