A cura di Andrea Pilati

Un amico mi ha inviato un audio dove sento parlare di una Repubblica dove non vi è emergenza sanitaria e dove le mascherine sono solo consigliate. Inoltre nessun assembramento è fonte di sanzioni o divieti, anzi.

Sul sito leggo infatti un’affermazione intelligente, cosa che non dovrebbe stupire chi di questa facoltà ne faccia ancora uso, merce rara tra i governanti.

Nell’esame dei Decreti, il dibattito si accende sulla scelta del Governo di togliere il divieto di assembramenti. Un passo ulteriore rispetto all’Italia verso un ritorno alla normalità. Una risposta – spiega Ciavatta – in linea con il superamento dell’emergenza sanitaria e che rientra in un’ottica di rilancio del settore turistico. Del resto, ci si chiede, che senso ha organizzare eventi se si mantengono certi divieti?

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Ma dove sarà mai questo posto? Magari all’estero, in un continente lontano…

Invece sto parlando di San Marino. Già, quel fazzoletto di terra in Emilia Romagna, attaccato dall’Italia, che possiede un suo governo e dove il virus dell’influenza Corona da mesi ha smesso di mietere vittime.

Quindi se avete un piede in Romagna e uno a San Marino dovete indossare mezza mascherina altrimenti sarete sanzionati per metà.

Certo c’è da ridere… Incredibile, paradossale… Una emergenza sanitaria fino a metà ottobre in Italia e nessuna emergenza in quei pochi chilometri quadrati. Ma che virus è? È un virus etnico? Presi in giro fino al midollo dai criminali del governo e dalle prostitute dell’editoria!

Uhmm… Però ancora non è abbastanza, no. Devo ammettere di avere un sogno, “I have a dream”… Mi piacerebbe vedere file di commercianti, esercenti, imprenditori che chiudono le loro attività e consegnano le chiavi nelle prefetture delle loro città, accompagnati da giornalisti sani, che intimano ai prefetti di non riaprire se non li lasciano lavorare senza restrizioni, sia per loro che per i loro dipendenti e per la loro clientela.

Utopia? I sogni si avverano se ci crediamo, e io ci voglio credere…