Memoria dell’acqua e teletrasporto. Quando l’informazione è tutto

Quando parliamo di “informazione” abbiamo la mente viziata dal connubio con i media ma “informazione”, intesa in senso più ampio ed applicata alla materia, significa la descrizione più dettagliata possibile dell’oggetto nella sua estensione nello spazio.

Questa mole di dati possono essere immagazzinati e trasportati per via telematica in altro luogo a piacere e utilizzati per riprodurre in senso inverso il medesimo oggetto che nel processo precedente si è smaterializzato per via delle enormi forze in gioco.

Quello che postiamo, consigliato dall’amica Paola Botta Beltramo, è un articolo estrapolato dal blog www.ingannati.it che descrive un esperimento reale avvenuto in maniera simile al procedimento appena descritto. È molto interessante per le ricadute implicite che comporta e per squarciare il velo di ignoranza che ancora copre i nostri occhi interni.

Buona lettura


Memoria dell’acqua e teletrasporto

(nota: questo post mi è stato suggerito dalla visione di questo video, suggerito dalla solita amica Paola. Sullo specifico della conferenza del dr. Abbate scriverò un’altra volta)

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All’inizio dello sviluppo di internet, diversi anni fa, come esponente del mondo in subbuglio delle Telecomunicazioni, mi capitò di andare a tenere alcune conferenze, perlopiù a scuole medie superiori, per raccontare la rivoluzione digitale e come questa avrebbe cambiato le nostre vite.

Provocatoriamente dicevo: “Se vi dicessi che esiste una macchina, tipo fax, che trasmette una pizza dal forno dove è stata cotta a casa vostra, mi prendereste per matto, e fareste bene. Ma provate ad immaginare se qualcuno vi avesse detto, alcuni anni fa, che esisteva una macchina che prendeva la cassetta VHS, la smaterializzava e la trasmetteva a casa vostra, avreste pensato lo stesso che era pazzo? Forse sì, anche se questo è quello che avviene -parzialmente- oggi: un film, digitalizzato, corre sulla rete e passa da una parte all’altra del mondo. Certo, il supporto, la plastica, il nastro non si sono spostati: si è spostata l’informazione, che era in fin dei conti la cosa importante.

Insomma, per molte cose tendiamo a confondere il supporto con quello che invece interessa, che è l’informazione contenuta, o trasportata, da quel supporto:

  • il giornale è (era) il supporto dell’informazione; ma se questa può viaggiare senza carta, meglio;
  • il disco in vinile è il supporto di quello che cerco, cioè una bella musica da ascoltare; ma se posso fare a meno del supporto, meglio;
  • la cassetta VHS, il nastro, il DVD sono solo il supporto di quello che mi interessa: se posso farne a meno ed avere lo stesso risultato, meglio.

La digitalizzazione sta pervasivamente entrando nelle nostre vite spingendo sempre più in là il limite delle cose che si possono fare da remoto anche se in alcuni casi, evidentemente, come nel caso della pizza, il supporto fisico non può essere scisso dal sapore: eh no, devo proprio andarci, in pizzeria, se voglio gustarmela: non esiste ancora il teletrasporto!

Grazie al video citato sopra ho scoperto come anche l’acqua possa fungere da vettore (=trasportatore) di informazioni, informazioni talmente efficaci che possono essere addirittura spedite (via internet, ad esempio) dall’altra parte del mondo e far ricostruire…. un oggetto, come con il teletrasporto? Beh, non ancora, ma almeno DNA  sì (o quello che si crede essere DNA, in base al metodo delle bande).

Luc Montagnier, premio Nobel

L’esperimento è diventato noto a seguito dell’interessamento/coinvolgimento di Luc Montagnier, premio nobel per la scoperta (insieme all’impostore Robert Gallo, che aveva provato a rubarglielo) del virus dell’AIDS, l’HIV. Dico diventato noto perché lui ha ripreso esperimenti di altri, messi a tacere o ritenuti pazzi; con lui, premio nobel, la cosa non è stata messa a tacere tanto facilmente, se anche la TV francese gli ha dedicato un ampio servizio (vedi video sotto).

continua sul sito della fonte

Un pensiero riguardo “Memoria dell’acqua e teletrasporto. Quando l’informazione è tutto

  1. L’informazione…non è tutto…è solo una “funzione” per vivere. L’acqua…è solo un elemento che fa parte degli aggregati della materia (che in realtà non esiste) . l’informazione è accessibile attraverso l’Akasha ( le memorie del pianeta) con l’ipercomunicazione tramite la meditazione. Il teletrasporto, la smaterializzazione, l’ipercomunicazione ecc. sono capacità che non sono state mai prese in considerazione come integranti l’essere umano. Piuttosto è stato “voluto” sopprimerle per millenni…perchè non conveniva la conoscenza della verità…La fonte della Creazione è il suono del Silenzio : OM. Se non si percepisce il suono OM all’interno di se stessi…non si può comprendere la vita, la materia, l’universo e lo spirito. E questo non avviene certo con la scienza e la tecnologia…(che oltretutto inquina)… creata ad hoc per distruggere l’essere umano nella sua espressione più completa. Atlantide ne è un esempio di come finì l’Era Tecnologica e Scientifica ai suoi tempi…cataclismi e inabissamenti. Questo lo si pùò fare quando si ha cognizione di causa di ciò che si fa. Non quando non serve a niente e per di più fa male..
    Sulla Terra si stanno manifestando i “nuovi bambini” che realizzano tutte queste qualità e capacità spontaneamente in quanto completi di tutto sin dalla nascita. Si tratta di una Nuova Razza che soppianterà l’umanità come noi in questa Era la conosciamo …(deforme). Sono i “Bambini Arcobaleno”. Che non hanno eguali. Ostacoli o imperfezioni. Ed è per questa ragione che i Governi e le Chiese hanno messo in atto genocidi di massa a livello fisico, psichico e spirituale, per impedire che questo possa avvenire. La realtà di un mondo perfetto.

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