M5S e la censura, la loro

Riportiamo questo articolo estrapolato dal sito coscienzeinrete.net che ci da un’altra visione dei movimenti all’interno del Movimento.


Soviet a 5 stelle: tutte le comunicazioni dei parlamentari dovranno essere vagliate dagli “ufficiali politici”.

CIR GrilloStalinAvete presente quei vecchi film sulla guerra fredda, in cui i militari dell’esercito dell’URSS, anche i più alti in grado, agivano timidamente sotto l’occhio vigile dell’ufficiale politico, a cui bastava una parola per mandare chiunque nei campi di concentramento siberiani? Il nuovo diktat lanciato dal blog dell’ex comico diventato leader maximo è in pratica la stessa cosa: tutte le comunicazioni pubbliche degli eletti 5 stelle, siano a mezzo stampa, tv o web,  dovranno essere vagliate ed autorizzate dal sov, ehm, dagli addetti appuntati da Grillo in persona. Pena il “licenziamento”. Con buona pace della lotta di anni contro chi voleva mettere il bavaglio al web. Grillo, ai suoi, il bavaglio glielo mette prima che arrivino al web. “Com’è democratico Lei…” direbbe Fracchia.

L’imposizione arriva con la scusa delle trappole che i giornalisti cattivoni tendono ai giovani virgulti pentastellati. Ma forse a Grillo non sono andate giù le esternazioni degli europarlamentari del suo partito, che un paio di settimane fa erano rimasti sconcertati dalle manovre che erano state fatte alle loro spalle per portare via il partito dal gruppo degli euroscettici e farlo unire ai montiani di ferro. Alcuni europarlamentari avevano dichiarato il loro dissenso sui loro account social, e sono usciti dal partito dopo la votazione bulgara sulla piattaforma di Casaleggio, nonostante che poi i montiani dell’ALDE hanno almeno avuto la coerenza di mandare Grillo a stendere.

E così, tutti sottoposti a censura preventiva. Tutti tranne il capo, ovviamente, che poi spesso è quello che ne avrebbe più bisogno, viste certe sue uscite infelici. L’ultima delle quali è “La politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come Donald Trump e Vladimir Putin“, frase che Grillo ha immediatamente smentito accusando i giornalisti di avere tradotto male le sue parole. Peccato solo che l’autore dell’articolo apparso su un giornale francese abbia, a quanto pare, una copia dell’articolo firmata da Grillo stesso dop averlo riletto e approvato. Forse ha bisogno lui di un addetto personale che gli ficchi un tappo in bocca quando serve, più che ai suoi parlamentari.

Soviet5stelle2

In realtà però anche queste spiegazioni sono insoddisfacenti. Chiunque abbia occhi non può non aver notato che i più grandi autogol del movimento 5 stelle non sono venuti dai parlamentari, anzi! Ciò che allontana sempre più persone dal sogno a 5 stelle è principalmente colpa dello stesso Grillo e dei suoi più intimi: le espulsioni dei dissidenti, poi il voltafaccia fallito in Europa, e ora la censura preventiva modello Stalin, sembrano proprio misure fatte apposta per perdere consensi. E in effetti dopo il fallimento di Renzi al referendum, i 5 stelle corrono il rischio di essere il primo partito in ipotetiche elezioni. “Fortuitamente” Gentiloni&Co. faranno in modo che si vada a votare il più tardi possibile, di modo che Grillo abbia tutto il tempo di ridurre i consensi dei 5 stelle. D’altronde la strategia è chiara da anni: evitare il rischio di potere/dovere andare davvero al governo, e mantenere un contenitore del dissenso di dimensioni adeguate che sia formato il più possibile da individui fidelizzati e poco critici.

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Continua sul sito della fonte coscienzeinrete.net 

2 pensieri riguardo “M5S e la censura, la loro

  1. Purtroppo anche se si andrà ,oresto o tardi al voto, per chi votare ? Senza contare che il vincitore, se non sarà PD o Ulivo, non gli veràà permesso di governare. Io confido sempre nel Vesuvio e nei terremoti! Però non prima di maggio. Forse per quella data potrei essere a Napoli, Facciamo dopo !

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    1. Concordo il suo commento. Non ci sono forze degne di stare al governo. Quando nelle persone manca onestà nell’ammissione degli errori, che umanamente compiamo, non c’è dignità e non si diventa individui. La “persona” è di fatto solo una maschera che in questi tempi abbiamo tutti noi l’obbligo di toglierci perché, presto o tardi, ci verrà tolta da altre forze a noi superiori. E lì si vedranno gli onesti e gli eroi.

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